Un articolo uscito nei primi giorni del mese sul giornale online RFIDJournal ha annunciato l’implementazione da parte del colosso giapponese Honda della tecnologia RFID lungo la linea di produzione nello stabilimento di Greensburg in Indiana.
Lo stabilimento statunitense dal 2008 esegue l’assemblaggio finale dei veicoli Civic, CR-V e Acuras ( la linea di prodotti con motore ibrido della casa giapponese). In un area di circa 120.000 metri quadri i 2.400 operatori realizzano circa 1.000 veicoli al giorno per un totale annuo di circa 250.000 veicoli.
Nel 2015 Honda iniziò a guardare alla tecnologia RFID passiva con lo scopo di realizzare un sistema informatizzato in grado di automatizzare la tracciabilità dei veicoli lungo la linea produttiva e in fase di stoccaggio del prodotto finito.
La tecnologia RFID non è nuova ai produttori di automobili, infatti ogni vettura al suo interno già possiede diversi transponder, solitamente però sono o in bassa frequenza, come per esempio il dispositivo di sicurezza inserito nel blocco di accensione del mezzo che riconosce la chiave in accensione, o sono dispositivi attivi come per esempio il GPS.
Questo progetto è una novità per il settore automobilistico in quanto è il primo che associa la tecnologia passiva UHF ad ogni veicolo assemblato a Greensburg. Ciascun transponder ha associato il VIN del mezzo o numero di telaio e attraverso il sistema di lettori fissi in linea e i lettori portatili in dotazione per operazioni di stoccaggio e spedizione Honda è in grado di sapere lo stato del mezzo, sapere se è in fase di produzione, conoscerne il suo stato di completamento, verificare se è stato spedito o localizzarlo all’interno dello stabilimento.
Jason Philpot di Honda Manufacturing of Indiana, durante la presentazione del progetto realizzato ha dichiarato che il sistema di tracciabilità a radio frequenze entrato in funzione a pieni regimi negli ultimi mesi del 2017 ha portato a una riduzione dei costi per effetto dell’incremento dell’efficienza in tutte le fasi della produzione.