Quando si costruiscono dei gate RFId è molto importante regolare la sensibilità del reader al fine di aumentare le performance del varco, ovvero di assicurarsi che tutti i prodotti in passaggio vengano collezionati.

Spesso si propone il problema opposto: anche tag fuori dall’area del varco vengono letti a causa della vicinanza di altri gate adiacenti o magazzini di prodotto.
Il problema è di carattere piuttosto generale: un reader non è in grado di misurare la distanza con il tag e, quindi, di effettuare letture selettive. Sono allo studio alla Auto ID Lab at Fudan University di Shanghai, soluzioni basate su reader intelligenti in grado di misurare la distanza tag-reader sfruttando un concetto teoricamente molto semplice: misurare il tempo di risposta ad una interrogazione.
Non si tratta di misurare il tempo tra la generazione del comando e la risposta. Tale approccio, considerando una velocità di propagazione dell’onda pari alla velocità della luce (300.000 Km/sec) porterebbe a dover valutare tempi veramente ridotti nell’ordine delle frazioni di nanosecondo (1 metro alla velocità della luce viene percorso in 3,3 nanosecondi: 10 cm in 0,33 nanosecondi), difficile da realizzare con la tecnologia attuale.
Il concetto basilare è quello di emettere una sequenza pseudorandom verso una popolazione di tag e misurare i ritardi tra la debole risposta di un tag particolare e le risposte della popolazione più prossima. In base al tempo intercorso tra la generazione della sequenza e la risposta, il lettore il sistema è in grado di stimare una distanza con una certa precisione.

 
Attualmente sono stati attrezzati prototipi in grado di stimare la distanza con una precisione piuttosto deludente di 500mm ma sono allo studio sequenze pseudorandom in grado di portare la precisione fino a 200mm.

Gli studi proseguono: non è escluso che nel giro di un paio di anni si possa parlare di reader selettivi in cui il parametro distanza sia una variabile operativa.