Affinché si possa mantenere la tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva, un’azienda ha l’obbligo di registrare sì l’intera anagrafica dei propri fornitori/clienti, ma soprattutto deve registrare i legami tra i lotti e le unità logistiche successive nel corso della trasformazione.
Ciò significa garantire il collegamento con qualsiasi operazione che viene compiuta lungo la supply chain.
La gestione dei legami, eseguita in modo preciso e accurato, è ciò che permette all’azienda di poter ottenere le relazioni esistenti tra ciò che entra in azienda ( materie prime/semilavorati/merce acquistata in genere) e ciò che viene prodotto/spedito e viceversa.
E’ l’impresa che deve garantire i legami fornitori/clienti; nel caso in cui un attore della propria filiera non gestisse in modo corretto i passaggi sia a monte che a valle, si parlerebbe di rottura della tracciabilità.
I legami da garantire al fine di tener monitorati i prodotti lungo la supply chain sono:
· Legami tra lotti di produzione:
Questi interessano i prodotti finiti e le materie prime o i prodotti accessori che vengono utilizzati nei processi di produzione del bene stesso.
Importante è che vengano registrati in modo corretto anche i legami tra i lotti intermedi.
· Legami fra lotti di produzione e unità logistiche:
E’ buona cosa tenere registrato i legami esistenti tra le unità di stoccaggio e quelle logistiche. Questo perché non sempre le unità logistiche vengono preparate direttamente al termine della catena produttiva.
· Legami fra unità logistiche
Questa è necessaria quando ci si trovi di fronte a realtà con diverse procedure logistiche.
Nel prossimo articolo concluderemo questo poker di articoli relativi al processo di tracciabilità e rintracciabilità di un prodotto con l’articolo relativo alle soluzioni tecniche possibili.