Quando si parla di tracciabilità e di rintracciabilità, cosa si intende? E cosa significa track e trace?
Con questo articolo cercheremo di chiarire un po’ le idee.
Prima cosa da dire è che track è la traduzione in inglese di tracciabilità, mentre trace è il corrispettivo di rintracciabilità.
Chiarito questo primo dubbio, proseguiamo dando la definizione di tracciabilità così come la norma UNI 8402 la definisce: “la capacità di ritrovare la storia, l’utilizzo o la localizzazione di un’entità mediante un’identificazione registrata”.
Diamo ora una definizione ufficiale di rintracciabilità. Secondo la norma ISO 9000:2000, è la capacità di risalire alla storia, all’utilizzazione o all’ubicazione di ciò che si sta considerando. Ovviamente noi stiamo considerando prodotti, lotti, processi o filiere.
Ma la tracciabilità può essere anche intesa come processo tramite il quale siamo in grado di determinare le informazioni necessarie e sufficienti per poter tenere traccia di un prodotto, un processo, una filiera o un lotto. Viceversa la rintracciabilità è quel processo che utilizziamo al fine di recuperare queste informazioni lungo la catena.
E’ chiaro quindi che abbiamo a che fare sia con un flusso fisico, caratterizzato da prodotti o dalla filiera e da un flusso di dati che dovranno essere registrati e correttamente accoppiati nell’istante esatto al flusso produttivo.
Quindi un sistema di tracciabilità deve essere in grado di registrare “ontime” dei dati della filiera, ma allo stesso tempo deve archiviarli e, se necessario, renderli disponibili con facilità e rapidità.
Nella figura seguente rappresentiamo la tracciabilità e la rintracciabilità. Il cane rappresenta il sistema informatico in grado sia di memorizzare i dati importanti seguendo la filiera, sia di riuscire a recuperare la traccia facendo il percorso a ritroso.
Nel prossimo articolo andremo più nello specifico determinando gli elementi che costituiscono un sistema di tracciabilità.