L’RFID sappiamo essere una tecnologia molto duttile e dalle mille possibili applicazioni.
In ambito retail queste applicazioni hanno trovato già spazio in articoli pubblicati in passato in questo portale. Con il presente invece vorremmo concentrare l’attenzione su una funzione particolare: lo showroom.
Per le aziende che lo utilizzano, lo showroom è un ufficio di rappresentanza, un luogo dove si mostrano, si espongono oggetti o merci da vendere, che siano automobili, abbigliamento, accessori o chissà che altro.
In tutti gli showroom, a grandi linee, si eseguono le stesse attività e sono:
– interrogare l’interlocutore relativamente al prodotto mostrato per capirne tutte le sue caratteristiche fondamentali e tutte le sue info importanti;
– ordinare il prodotto scelto.
Utilizzare la tecnologia nello showroomporta a colui che fa questa scelta vantaggi sia dal punto di vista gestionale che dal lato marketing.
Tecnicamente per poter fornire questo servizio interattivo ai propri clienti è necessario memorizzare ogni campione in un database di modelli completo di ogni informazione tecnica necessaria ad illustrare il prodotto al cliente in procinto di dettare gli ordini di acquisto. Il database è a tutti gli effetti multimediale, per cui è possibile memorizzare ed abbinare immagini e filmati audio/video.
A livello gestionale solo utilizzando l’RFID è possibile identificare in modo univoco un oggetto, riuscire ad accedere a tutte le sue informazioni, aggiungerlo nel proprio “carrello” senza errori e avere tutti i movimenti tracciati e aggiornati a livello di database.
Dal punto di vista marketing è una dimostrazione certa e visibile del grado di professionalità dell’azienda propositrice, una tecnologia di alto livello applicata in modo semplice e fruibile. Ma anche un ideale biglietto da visita per i buyers esteri che considerano gli italiani geniali e creativi, ma poco propensi all’attenzione ed alla organizzazione.
RFID SISTEMI insieme a RFID SOLUZIONI ha reso “intelligente” lo showroom di un’azienda che commercializza vasi d’autore dal nome LineaMuranoArt.
Il sistema, che utilizza una tecnologia RFID NFC, permette ai clienti di interrogare ogni singolo vaso presente in esposizione attraverso dei totem dotati di antenne
e collegate a uno schermo video nel quale vengono mostrate tutte le informazioni collegate al prodotto, oppure attraverso una propria app se il cliente è in possesso di uno smartphone che supporta la tecnologia NFC. Le informazioni condivise sono relative alla produzione, alle caratteristiche della collezione a cui appartiene o proprie dell’oggetto (colore, materiale etc…), alle caratteristiche strutturali e le notizie relative al maestro vetraio che si è occupato della produzione del vaso interrogato.
Se si cercano nella rete casi applicativi importanti, sicuramente non potrete non imbattervi nel caso di Patrizia Pepe, storico marchio della moda italiana. Questo brand è stato tra i primi a utilizzare l’RFID come strumento di supporto della propria supply chain a tutti i livelli, compreso a livello di campionario. Ovviamente stiamo parlando di moda e quindi le proprietà della tecnologia sono immerse in un ambiente molto orientato al design e al fashion. Come scritto sopra, tutti gli showroom hanno attività similari, a differire sono solitamente i volumi di merce a campionario, il quantitativo di informazioni associate ad ogni capo e l’operatività legata a questa fase. Quindi nello showroom di questo grande brand tutto potrà essere eseguito attraverso schermi video immersi nei tavoli dove si appoggiano i capi selezionati e attraverso le antenne posizionate nel tavolo, questi capi vengono identificati e sul video si potranno avere tutte le informazioni relative ad esso, consentendo al cliente attività interattive con il database e arrivando a conoscere tutte le informazioni associate al capo o ai capi selezionati.
Anche per lo showroom cosìccome per le applicazioni industriali l’RFID permette di accedere e di condividere un quantitativo di dati notevole, che se ben utilizzati portano vantaggi legati alla gestione del prodotto e alla produzione, all’efficienza dei propri processi e a aspetti meno “materiali” quali ritorno di’immagine o azioni marketing mirate sui precisi gusti dei propri clienti.