La geolocalizzazione è l’identificazione della posizione geografica (latitudine e longitudine) di una persona, di un oggetto in un dato momento.
Affinché questa sia ottenibile si possono utilizzare diverse tecnologie:
– GPS: sistema di navigazione satellitare sviluppato e gestito dal dipartimento della difesa statunitense. Il sistema GPSfornisce a utenti che si spostano via terra, mare o aria, informazioni relative a posizione, velocità e orario 24 ore su 24, in qualsiasi condizione atmosferica e in qualunque parte del mondo. I segnali GPSforniti dai satelliti sono disponibili gratuitamente per un numero illimitato di utenti contemporaneamente.
– GPRS: sistema basato sulla commutazione di pacchetto tramite onde radio. GPRSconsente di raggiungere velocità di 57.6 Kbit/s in download e di 14.4 Kbit/s in upload e mantenere una connessione permanente ad Internet. GPRSè oramai diventato lo standard per la trasmissione dati nella rete telefonica cellulare attraverso la commutazione di pacchetto.
– WI-FI: tecnologia ed i relativi dispositivi che consentono a terminali di utenza di collegarsi tra loro attraverso una rete locale in maniera wireless (WLAN) basandosi sulle specifiche dello standard IEEE 802.11. Al fine della geolocalizzazione si utilizza il proprio indirizzo IP nella rete internet.
– RFId: identificazione a radiofrequenza (in inglese, Radio Frequency Identification) e si riferisce a un insieme di sistemi che permettono di identificare gli oggetti in modo automatico. Di seguito spiegheremo il proprio funzionamento al fine della localizzazione di beni/persone.
La geolocalizzazione effettuata attraverso la tecnologia RFIdsi chiama RTLS (Real Time Location System). Questo acronimo sta a identificare la localizzazione di un oggetto tramite il suo tag RFId on-time e con una precisione quasi millimetrica. Un esempio di applicazione che compie questo compito è la piattaforma di nostra realizzazione Ali4Esc Mobile.
Quindi caratteristica fondamentale di un struttura RTLS è che ogni oggetto appartenente a questo sistema sia dotato di tag RFId; un’implementazione alternativa prevede lo sfruttamento e l’applicazione di devices che autodeterminano la loro posizione tramite GPS.
L’identità univoca dell’oggetto e le sue informazioni supplementari sono racchiuse all’interno del tag e nel dispositivo localizzatore. Questi dati potranno essere messi a disposizione, interpretati e elaborati da software di business, al fine di essere utilizzati per scopi sia logistici che di sicurezza.
– Logistica: stoccaggio, movimentazione, lavorazione, trasformazione del prodotto e distribuzione dello stesso, ottimizzando anche la manutenzione della supply chain. Al fine di ottenere vantaggi in queste aree dei processi logistici, è necessario tracciare sia i veicoli mobili che i dispositivi a supporto della logistica interna o esterna.
– Sicurezza: attraverso RTLS, si può garantire sia la sicurezza fisica per l’operatore che garantendone il corretto funzionamento o la tempestiva riparazione per un dato processo, macchinario o fase lavorativa.
Nel prossimo articolo andremo a esplicitare consigli per le aziende su come inserire , in modo graduale o meno, l’RTLS nella propria azienda.