Questa settimana andremo ad analizzare l’utilizzo della tecnologia RFID al fine di tracciare i prodotti lungo la linea produttiva, verificare i cicli di produzione, inventariarli al momento dello stocking, tenere traccia del picking e tracciarne la spedizione e restituzione.
Nel caso specifico, il prodotto di cui stiamo parlando è il fusto di birra o il fusto di sidro e il produttore in questione è il colosso britannico Carlsberg UK.
L’azienda ha una storia di oltre 150 anni, muove circa 80.000 container l’anno e, grazie alla tecnologia a radio frequenza, fino ad ora ha tracciato circa il 10% della produzione di birra e il 100% di sidro. Questi numeri sono relativi al pilot eseguito per testare l’affidabilità della tecnologia contestualizzata con le necessità aziendali. Visti i risultati soddisfacienti ottenuti dal pilot, ora il passaggio è stato quello di allargare la tracciabilità al 100% dei fusti sia di birra che di sidro.
L’idea di Carlsberg la esterna il direttore della logistica Neil Harrison in questo modo: “Carlsberg UK is striving to be the UK’s best beer and beverage business with a focus on innovation and efficiency. Our containers are a costly and valuable resource and we needed an accurate solution that would improve our ability to manage them.”
“Carlsberg si sforza di essere la migliore azienda nella produzione di birra e bevande del Regno Unito. Un’azienda che presta particolare attenzione all’innovazione e all’efficienza. I nostri contenitori sono una risorsa costosa, preziosa e sentivamo forte il bisogno di una soluzione precisa che migliorasse la nostra capacità di gestirli”.
La tracciabilità dei fusti inizia a monte della fase di riempimento, attraverso l’utilizzo di dispositivi di lettura posti lungo la linea automatizzata. A questo livello l’identificazione del fusto, serve anche a capire se il fusto è corretto o meno per essere poi riempito. Questo perché i fusti utilizzati per birra o per sidro sono differenti.
Dopo l’identificazione, la tracciabilità prosegue nelle successive fasi di riempimento, stoccaggio, spedizione e rientro in azienda.
La trasmissione dei dati è in tempo reale e permette di avere a disposizione un elevato quantitativo di dati sensibili e analizzabili, come per esempio il tempo di esecuzione del ciclo di riempimento, piuttosto che il tempo necessario per il ritorno dei fusti o inventari sia di magazzino che di container. Le informazioni ottenibili dall’utilizzo della tecnologia RFID permettono, se analizzate con attenzione, di elevare in modo sensibile l’efficienza del proprio ciclo produttivo esteso o meno, calibrare la produttività dei propri stabilimenti in funzione dei tempi ciclo spedizione-consegna-ritorno del bene.
Abbiamo così visto come l’utilizzo a livello logistico di un sistema RFId permetta all’azienda di ottenere dati sensibili utilizzabili da tutte le aree aziendali a partire dalla produzione passando per il magazzino e arrivando alla spedizione-riconsegna facendo ricadere su altre funzioni “periferiche” al sistema quali acquisto, marketing e servizio clienti un quantitativo di dati utilizzabili per migliorare l’efficienza globale del sistema fabbrica.